Perché, malgrado il nepente m'abbia calmato, so sempre di essere un estraneo; straniero in questo secolo e tra coloro che sono ancora umani. Questo l'ho saputo da quando ho allungato le dita verso l'Abominio racchiuso in quella grande cornice dorata; ho allungato le dita e ho toccato una superficie fredda e dura di vetro levigato.