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Non sono propriamente né contraria, né favorevole, da un lato sono contraria per ovvie ragioni, alla fine applicarla significa diventare degli assassini ed è anche una via di fuga troppo facile per il colpevole, il quale non soffre, ma cessa semplicemente di esistere, anziché passare decenni di agonia dietro alle sbarre o lavorando per risarcire le vittime (a seconda delle leggi del luogo). In più alcuni dei Paesi dove la pena di morte è in vigore, sono proprio i luoghi con un più alto tasso di criminalità, forse in virtù del fatto che la morte garantisce una fuga facile dalle responsabilità e la garanzia di morte per quegli aspiranti suicidi che, scegliendo altre vie, non avrebbero la garanzia di morire e rischierebbero di finire in istituti di recupero senza avere altre possibilità di morire.
Certo forse sono più contraria, ma... Ci sono casi in cui uccidere è più che lecito, ma non come azione punitiva o preventiva della reiterazione dei reati già commessi in precedenza. Esiste l'ergastolo per chi non è idoneo a rientrare nella società, d'altro canto però mantenere i detenuti ha un costo, costo che potrebbe essere abbattutto facendo lavorare i carcerati e trattenendogli il denaro percepito o la parte di esso che copre i costi per mantenerli.
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