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La pena di morte, chiamata anche pena capitale, è l'eliminazione fisica di un individuo ordinata da un tribunale in seguito ad una condanna. Nei Paesi dove è prevista, di norma la legge commina la pena di morte a fattispecie di reato considerate gravi, come omicidio ed alto tradimento. Alcuni ordinamenti giuridici ritengono passibili di pena capitale omicidi occorsi durante l'esecuzione di altri crimini violenti, come la rapina o lo stupro.
Dal 1990 sono più di 40 i Paesi che hanno abolito la pena di morte per tutti i crimini. In Africa, la Costa d’Avorio e la Liberia, nel continente americano, il Canada, il Messico e il Paraguay. In Asia e nel Pacifico, il Bhutan, Samoa, Turkmenistan e Filippine. In Europa e nel Caucaso del Sud, l’Armenia, la Bosnia-Herzegovina, Cipro, Serbia, Montenegro e Turchia. Si ha così un totale di 83 Stati che prevedono formalmente la pena di morte e 117 che non la prevedono o non vi fanno ricorso. Il 15 novembre 2007 la Terza commissione dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha approvato con 99 voti favorevoli, 52 contrari e 33 astenuti una risoluzione, fortemente sostenuta dall'Italia, che chiede la moratoria universale della pena di morte
Motivazioni favorevoli Chi sostiene la pena di morte indica i seguenti elementi: La pena di morte sarebbe un efficace deterrente e un definitivo impedimento al reiterarsi di omicidi (serial killer). La necessità di punizioni esemplari per i delitti più efferati. Il non funzionamento del sistema carcerario. Le spese eccessive per il mantenimento dei detenuti. Carceri troppo affollate
Motivazioni contrarie Si fanno sempre più vivi nel mondo i movimenti che chiedono l'abolizione della pena di morte in nome dei diritti umani. La riflessione che viene portata avanti si basa su elementi comuni: L'inumanità della procedura. La possibilità dell'errore (cioè l'impossibilità di ridare la vita nel caso in cui un uomo, condannato alla morte, fosse ritenuto innocente in seguito ad un successivo processo). Il non funzionamento della pena di morte come deterrente per i delitti più efferati. Piuttosto, si pensa che la sua introduzione potrebbe avere un effetto contrario. La possibilità che bisogna dare al reo di redimersi e di rendersi in qualche modo utile alla comunità cui ha arrecato danno. L'esecuzione di una sentenza di morte può avvenire dopo anche decenni dal giudizio. Nel frattempo vengono celebrate numerosissime sedute di appello e di riesame con un coinvolgimento di uomini e mezzi che comportano anch'essi costi eccessivi. Al momento dell'esecuzione pochissimi possono ricordarsi del condannato e del crimine commesso, ad eccezione delle persone legate alla vittima. La condanna diviene un deterrente inefficace e si riduce ad una pura vendetta in favore di quest'ultimi. La mancanza di diritto da parte dello Stato di decidere per la vita umana, che non gli appartiene. Il controverso filosofo francese Marchese De Sade considerava ipocrita tale diritto quando lo Stato stesso condanna a morte l'omicidio da parte dei cittadini. Lo stato togliendo la vita al colpevole egli stesso commette un omicidio
Modalità dell'esecuzione della pena di morte [modifica] Storicamente sono apparsi molti modi per applicare la pena di morte secondo le varie epoche e culture:
Crocifissione: usata, ad esempio, in alcuni casi dagli antichi romani Schiacciamento: ai tempi di Marco Polo, il popolo mongolo usava eseguire la condanna a morte delle persone rispettabili coprendole con un telo e schiacciandole con i cavalli[citazione necessaria] Ghigliottina: usata in Francia a partire dalla rivoluzione francese e adottata poi in altri Paesi europei, tra i quali lo Stato Pontificio Garrota: usata in Spagna dal medioevo fino alla fine della dittatura di Francisco Franco. Impiccagione: comune nel Medioevo ma ancora oggi utilizzata Fucilazione (in Italia era la forma più comune) Colpo di pistola alla nuca: usato a tutt'oggi in Cina Iniezione letale: usata a tutt'oggi negli Stati Uniti Lapidazione: usata ampiamente nell'antichità, è ancora presente in alcuni stati islamici prevalentemente ai danni di donne adultere. Sedia elettrica:inventata a fine Ottocento da Thomas Alva Edison, noto inventore del fonografo e della lampada ad incandescenza, applicata in molti stati americani fino agli anni Settanta, sostituito poi con iniezione letale. Camera a gas: utilizzo di acido cianidrico (HCN) tristemente noto come Zyklon B nei campi di sterminio nazisti, introdotto poi nel secondo dopoguerra nel diritto penale dello stato della California poi abolito. Squartamento: citato nel poema medievale della Chanson de Roland, utilizzato nei paesi arabi nell'età moderna. Vi sono testimonianze filmate di squartamenti di prigionieri durante la guerra Iran-Iraq negli anni Ottanta, utilizzando automezzi invece che cavalli. Rogo: consisteva nel legare il condannato ad un palo sopra una catasta di legna per poi appiccare il fuoco. Applicato in Europa dal Medioevo e nelle Americhe fino al Secolo XVII. Famose le condanne ai danni di eretici e presunte streghe. Impalamento. Molto usato nel Medioriente medievale. Si narra che il famoso sovrano romeno del secolo XV Vlad Tepes, ispiratore del mito di Dracula, ne avesse appreso l'arte dai Turchi invasori. Decapitazione: molto diffusa nel mondo antico e medievale, sostituita alla fine del secolo XVIII dalla ghigliottina in Francia e nello Stato Pontificio. Usata tutt'oggi in Arabia Saudita con l'utilizzo di una spada.
Cosa ne pensate? E riguardo alle varie "modalità"? (che brutto dire modalità...sembra un gioco...)Io mi esprimerò più avanti...
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