Tramonto di Gennaio

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  1. Overload
     
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    Non ho sonno..almeno scrivo qui le mie poesie così mi dite se vi piacciono


    Fuma l'ultima memoria,
    dove scalza dormiva la brace...
    ardore sgusciato da un sogno...
    tra erbe e sterpaglie,
    la secca stagione screpola e spoglia,
    angosciata rifugia il rumore...
    presta il pigiama leggero per primavcere passate,
    cadute a piombo dai cipressi sui viali...
    han mutilato le gemme chiuse,
    che avevan baciato labbra oramai arse
    e le volpi han bevuto vigneti alla radice,
    senza uva per le botti di novembre...
    campagna brulla...a casa ti riporto.
    tempo e distanze…
    a stento cado
    nell'ultima parola che,
    pura, ti inchioda…
    traccia il passaggio,
    paralizza e ti inchioda.
    spenti gli occhi del pianto.
    Quel vago vibrare di goccia,
    esplode, ruscella al sospiro.
    Polmoni.Gonfi di nubi.
    Lui ha colombe nell'anima,
    lui ha formiche sui piedi
    e canta
    e canto,
    da sola, nel sole….
    Che tuona.
     
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  2. Overload
     
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    ne ho un'altra.. poi mi dite quale vi è piaciuta di pù


    Incontro per caso uno specchio distratto
    Unico arredo tra il vecchiume stantio
    Di questa stanza
    Osservo la mia faccia per la prima volta
    Mi circondano le immagini ripetute
    Del mio silenzio di questi anni.

    Prendono forma le idee represse
    I futili desideri di una vita non vissuta
    Nascosta nel guscio di cristallo
    Dal quale ho osservato il mondo
    Crescere e distruggersi.
    Pronta ad uscirne
    Non ne ho mai avuto il coraggio
    Né la forza
    Né la voglia.
    Repressa la voce flebile
    Frenati gli istinti emotivi
    Mi sono rimasti solo i pensieri
    Vagabondi nella notte della mia mente
    Ubriaca di infantili timori.

    A cosa è servito tutto questo?

    Mi lecco le ferite
    Ancora aperte
    Putride prede di sguardi invidiosi
    Di mani incaute e invadenti.

    Vorrei intrecciare le dita alle tue sicurezze
    E strappartele tutte di dosso
    Potresti capire allora
    Che senso ha
    La fragile solitudine
    Lo smarrimento
    Vulnerabile agli assalti nemici.


    Mi basterebbe toccarti un secondo
    Per riprendere ossigeno
    Ficcarmi tra un tuo respiro
    Ed un altro
    E restare così
    Ferma
    A contemplarti vivere.
    Muovermi al suono delle tue parole.

    Resterei incantata dalla tua bellezza.
     
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1 replies since 19/6/2005, 01:13   108 views
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